JUNKIES | Mario Iovino

intro • bio
Non c'è una regola per crescere in modo sbagliato, non c'è un regola per vivere una vita sbagliata e non c'è una regola per vivere una morte sbagliata. Il club dei junkies è fatto da chi si buca. Da profano non sapevo cosa provocasse iniettarsi eroina ho scoperto corpi immobili e rilassati trovare una specie di pace dove la vita finisce e non inizia la morte. Il buco d’eroina gli dà la possibilità di provare a ripetere l’appuntamento con la morte, quella vera, come un rituale che si illudono di poter gestire.

Allontanare la morte per poi ripeterla più volte.

L’eroina è una cosa seria mi hanno detto come la vita, il sesso, la fame.
Per questo tipo di realtà non ci sono frasi cerimoniose, c’è solo da sforzarsi di capire che persone come noi sono finite nella merda, più o meno in profondità.
Lascio alle immagini quello che le parole non dicono.
Mario IovinoMario Iovino è nato a Nola in provincia di Napoli nel 1973. Alla fine degli anni Novanta si avvicina alla fotografia senza pretendere nulla da essa fino a quando decide di dare una svolta a quella passione che nel frattempo è diventata qualcosa di diverso. Frequenta un Master in Reportage a Milano nel 2006. Al termine del quale realizza un lavoro Lost in Istanbul che viene pubblicato su Il Fotografo. Nel 2008 realizza in Afghanistan Viaggio Interiore un reportage che racconta la sua vita quotidiana da militare impegnato in missione e che viene proiettato solo sotto forma di video nella rassegna di corti Eppur non si muove curata da Sandro Iovine presso il Centro Culturale Su Palatu a Villanova Monteleone (SS) e a Milano presso Spazio Maimeri. Dal 2016 un nuovo progetto fotografico dal nome Junkie, tutt’ora in corso di realizzazione, dedicato a raccontare da vicino la tossicodipendendenza.

Contatti
www.facebook.com/mariojovino
iovinomario73@yahoo.it | privacy


powered by

share home terms powered slideshowslideshowHD